Cosa significa parlare nel sonno?
Le percentuali parlano chiaro: il sonniloquio è una realtà per circa il 5% degli adulti e non sono esclusi neppure i bambini che, al contrario, toccano numeri più alti, arrivando sino al 50%. La causa? Spesso, il parlare nel sonno è legato allo stress o alla privazione del riposo, e ciò può ripetersi più volte durante la notte, anche per più notti di seguito.
Gli oratori notturni di solito parlano anche per 30 secondi di fila e, seppur tendenzialmente lo facciano da soli, non è escluso che possano interloquire con gli altri, se stimolati. Sussurri o grida? Beh, dipende dall’argomento!
Certo è che la condizione è davvero comune ed è per questa ragione che la scienza ha mosso delle indagini; in particolare, alcune ricerche suggeriscono che il parlare mentre si dorme potrebbe essere anche legato a un disturbo del comportamento del sonno REM. Si ritiene, quindi, che la regione del cervello che interrompe la parola e il movimento durante il sonno potrebbe non funzionare correttamente, portando a questo fenomeno.
Dunque, non c’è una correlazione con il sognare (come spesso si crede)? I ricercatori non ne sono sicuri, sostenendo che il parlare di notte può verificarsi in qualsiasi fase del sonno e, a volte, potrebbe anche esserci una correlazione con i cosiddetti terrori notturni che colpiscono in primis i bambini.
Altre cause? Si potrebbero riassumere in:
– Fatica
– Depressione
– Privazione del sonno
– Stanchezza diurna
– Alcol e abuso di droghe
– Febbre
– Farmaci
In alcuni casi, i sonniloqui sono accompagnati da sonnambulismo, incubi notturni, confusione e apnea ostruttiva del sonno, un disturbo caratterizzato da pause frequenti nella respirazione durante la notte, che rendono il riposo irrequieto e non ristoratore.
Si può smettere di parlare nel sonno?
Non esistono vere e proprie cure. In ogni caso, consigliamo di confrontarsi con il proprio medico per valutare l’eventuale presenza di altri disturbi. Il medico di famiglia potrebbe consigliare di creare un diario del sonno, per tenere traccia dei tempi di sonno, farmaci assunti, consumo di bevande contenenti caffeina, esercizio fisico e qualsiasi altra attività che potrebbe influire.
Altri consigli per smettere (o diminuire) la frequenza dei discorsi notturni?
Utile potrebbe essere:
– Creare una routine, per mantenere un ritmo sonno-veglia regolare. Stare lontano dai dispositivi elettronici e dormire 7-9 ore a notte.
– Fare esercizi di respirazione e di rilassamento muscolare, per rilassarsi prima di dormire.
– Trasformare la stanza da letto in un ambiente confortevole, in grado di conciliare un riposo sereno. Gli esperti consigliano di mantenere la stanza nel buio completo, a una temperatura tra i 15 e i 20 °C.
– Evitare caffeina, alcolici e stress.